Dopo l’ultima sosta di campionato, il Bari è chiamato a raccogliere tutte le energie per inseguire l’obiettivo play-off. Si torna in campo il 30 marzo nella delicata trasferta contro la Carrarese. Una vittoria potrebbe garantire la salvezza matematica e spianare la strada alla rincorsa finale.
Fondamentale sarà la condizione mentale e fisica della squadra, che dovrà trasformare le recenti difficoltà (tra fischi, pareggi e infortuni) in determinazione. Lo sprint conclusivo è da sempre decisivo, e la storia del Bari in Serie B lo conferma.
Nei tornei a 20 squadre, le migliori performance finali risalgono al 1996-97 e al 2002-03, con 18 punti conquistati nelle ultime otto partite. Il primo anno fruttò la promozione, il secondo una salvezza insperata. Altre stagioni memorabili includono il 2013-14, con un’incredibile risalita fino ai play-off partendo dalla lotta salvezza.
Diverso il discorso con mister Longo, il cui rendimento nelle fasi finali dei campionati è stato spesso altalenante. Dal discreto bottino col Frosinone (14 punti e promozione ai play-off), ai magri risultati con Como e Alessandria (8 e 9 punti). L’attuale Bari ne ha fatti solo 15 lo scorso anno, sotto Mignani.
Il verdetto ora è tutto da scrivere. Servirà un Bari più gagliardo, capace di affrontare con coraggio l’ultimo tratto di un campionato ancora tutto aperto.
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