“Se non avessimo vinto a Pisa, il discorso del secondo posto sarebbe già chiuso. Il Genoa ha nelle sue mani la promozione, bastano tre vittorie. Noi dobbiamo lottare per battere il Cittadella al fine di tenere accesso il lumicino della promozione diretta”.
A dichiararlo è Michele Mignani, tecnico del Bari, in vista del match di lunedì 1° maggio al San Nicola con il Cittadella. “Superare i veneti sarà un impresa, perché è una squadra che non molla mai. Sarà una sfida ad alto livello di difficoltà”, ha spiegato Mignani.
Sulla formazione una precisazione: “Voglio tenere tutti coinvolti in questo frangente, anche se c’è chi gioca di più e chi di meno. Tutti possono essere utili. Siamo nel momento più importante della stagione, sarebbe grave non capirlo”.
Sul modulo. “Quando fai risultati non sempre c’è esigenza di cambiare – aggiunge Mignani -. Ma quando hai giocatori con caratteristiche da sfruttare o l’avversario ti spinge a provare qualcosa di diverso, è giusto cambiare. Nelle ultime gare abbiamo utilizzato un sistema di gioco diverso, bisogna essere sempre lucidi per capire se è il momento giusto per adottarlo”.
Una battuta finale sulle polemiche provenienti da Genova. “Non seguo e non ci faccio caso. Tutti tirano acqua al proprio mulino, perciò non guardo in casa di altri. Tutti i punti fatti li abbiamo guadagnati sul campo. Non abbiamo mai rubato una partita”.
Con il Cittadella torna disponibile l’attaccante Scheidler ed è recuperato capitan Di Cesare, mentre ci sono dubbi su Folorunsho. Maiello è ancora in fase di recupero dopo l’infortunio al ginocchio.
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