“L’ostacolo è gigante, ma non abbiamo paura di nessuno. Non andremo all’arrembaggio, staremo attenti a non subire, pronti a far male. Abbiamo vinto 10 gare in trasferta, proveremo a vincere anche stavolta”. Michele Mignani, tecnico del Bari, presenta così la prima delle due sfide finali per la promozione in Serie A.
A chi sostiene che il Cagliari sia favorito, Mignani risponde così: “Ognuno ha le proprie idee. Se si guardano i due allenatori non c’è gara: Ranieri ha una storia e una carriera che richiederebbe giorni per raccontarla: il Cagliari nella passata stagione era in A e nelle ultime 18 gare ne ha persa solo una. Noi siamo una neopromossa con continuità di prestazioni ed entusiasmo. In queste sfide però si azzera tutti”.
A proposito del suo Bari, Mignani ha un rammarico: ”Mi dispiace non esser riuscito a farmi dare tutto da tutti i giocatori. Qualche atleta avrebbe potuto dare un contributo, ma non l’ha fatto per mio demerito. Conta quello che fa la squadra, e finora ha fatto un grande percorso”.
Sull’atteggiamento. “Penso che le due partite con il Sudtirol ci abbiano portati esperienza in più. La nostra idea non sarà quella di iniziare a speculare, come non lo abbiamo fatto a Bolzano. Non credo sia giusto andare all’arrembaggio, di fronte hai una squadra forte. Alla fine di una stagione quello che la squadra ha fatto è sotto gli occhi di tutti: abbiamo vinto dieci partite in trasferta, non abbiamo quasi mai subito l’avversario in casa. Troveremo un avversario infuocato, conosco l’ambiente sardo e Cagliari rappresenta una regione. Sarà una partita durissima e molto fisica, ma noi proveremo a vincerla”.
Benedetti. “E’ arrivato quando eravamo già in ritiro, si è aggregato. Io non lo conoscevo bene. Nella prima parte di stagione abbiamo utilizzato molto spesso Folo come mezzala. Lui è un ragazzo eccezionale e silenzioso, ha tantissimi margini di miglioramento, ha tutto per fare il calciatore ad alti livelli. Io e il mio staff abbiamo contribuito a farlo migliorare, ma il merito è tutto suo. Adesso è un calciatore importante per noi, dall’inizio o a partita in corso. Speriamo possa essere decisivo anche in queste due prossime partite”.
Il Cagliari. “Il Cagliari è una squadra forte: ha Lapadula che è il capocannoniere del campionato, ha Pavoletti, ha Nandez, ha Rog che ha fatto la A, ha Goldaniga, ha un allenatore che ha vinto la Premier League. Ciò detto, però, un minimo di preoccupazione lo devono avere anche gli altri di noi”.
L’ultimo Bari-Cagliari. “Fu una partita particolare, noi la passammo a rincorrerli perché andarono subito in vantaggio. Ranieri era a Cagliari da poco, adesso ha dato una quadratura alla sua squadra completamente diversa. Giovedì e domenica sarà diverso”.
Per la semifinale di ritorno, il San Nicola è già sold out: “Stiamo vivendo un momento bellissimo, la gente ci abbraccia e incoraggia. I ragazzi si sono meritati tutto questo, risvegliando un sentimento viscerale: abbiamo da combattere altre due battaglie per il lieto fine”, ha concluso Mignani.
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