BARI – Se da un lato c’è chi gioisce, dall’altro c’è chi protesta. La nuova ordinanza contro la movida molesta dell’Umbertino piace ai residenti, molto meno a ristoratori e gestori dei locali che davanti al sindaco Vito Leccese, nell’ultima riunione di monitoraggio a palazzo di città, hanno lamentato un calo degli introiti del 50 per cento nell’ultimo fine settimana, il secondo in cui è stata applicata l’ordinanza. E così se il comitato dei residenti si è detto soddisfatto dei risultati, un po’ meno lo sono gli esercenti che lamentano: “Se si dovesse continuare così, le attività meno strutturate potrebbero chiudere”. L’ordinanza ha introdotto il divieto di vendita e somministrazione per asporto di alimenti e bevande alcoliche e analcoliche dalle 23 alle 7 dalla domenica al mercoledì e dalle 24 alle 7 dal giovedì al sabato.
In attesa che l’ordinata scada a fine novembre, gli esercenti sono pronti a metterci del loro valutando la possibilità di reclutare steward privati che stazionino dinanzi ai locali. Il Comune, dal canto suo invece, è pronto a ridisegnare la mappa delle attività commerciali della città
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