Ancora un pareggio, stavolta per 0-0. Il Bari arranca all’inizio contro la Carrarese, poi si rialza e soprattutto nella ripresa produce diverse occasioni. Ma senza incidere. Così Longo a fine partita: “L’inizio si partita è stato sofferto per due motivi: facevamo corse lunghe e anche male. Poi abbiamo cambiato assetto e le cose in difesa sono andate meglio. E poi la Carrarese è una squadra che dal nome non attira attenzione, ma gioca molto bene e conosce le linee di passaggio. Così, nel primo quarto d’ora ci hanno messo in difficoltà. Poi la squadra è tornata a giocar bene sfiorando il gol, per poi rischiare di perdere nel finale. Abbiamo osato, vincere sarebbe stato importante e può capitare così di concedere qualcosa. Tra l’altro un gol lo avevamo comunque fatto e la versione del fuorigioco una volta coinvolto il Var si fa veramente fatica a digerire. Perché lascia il tempo che trova e non è questione di mezzo centimetro o di frame. Ma andiamo avanti con zero alibi e con grande perseveranza”.
Al netto degli episodi i biancorossi danno la sensazione di essere un’incompiuta: “E’ lecito chiedersi cosa il Bari può essere in questo campionato. Farsi domande è normale. Io quello che dico è che dobbiamo sempre ricordarci da dove siamo partiti. Questa squadra si è salvata nel primo tempo di una finale play out l’anno scorso. In questa ripartenza la squadra deve solo pensare positivo perché ha ritrovato gioco e dignità, fossi un tifoso di questo sarei contentissimo. Lavoriamo in una piazza esigente ma è il calcio è fatto da tante sfaccettature. Qualche vittoria in più aiuterebbe a vedere le cose in maniera più propositiva. È un fatto di precisione, qualità. Le occasioni non ci capitano fortuitamente e sono occasioni giganti e sono frutto del lavoro della settimana. Dobbiamo perseverare e credere in quello che facciamo”.
Su Falletti: “Credo sia un problema muscolare, non ci sarà con la Reggiana. Dopo l’esame strumentale che ci sarà capiremo le sue condizioni”.
Radunovic migliora: “È cresciuto tanto in personalità, mi sta piacendo per questo. Rispetto alla passata stagione aveva bisogno di continuità e di giocare. Di partita in partita sta crescendo e l’idea era proprio quella di vederlo così”.
Infine la conclusione: “È vero che è importantissimo vincere, ma anche non perdere”.
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