BARI – Un percorso universitario iniziato nel 1964 con un solo sogno: diventare professore di francese. Ma la realtà – si sa – spesso ci riporta bruscamente con i piedi per terra. E così la perdita di un padre porta Francesco De Giosa, barese classe 1946, a lasciare gli studi e a rimboccarsi le maniche prima con un lavoro in Ferrovie Appulo Lucane, poi con l’apertura di uno studio di ragioneria, attività portata avanti fino al 2019 con l’arrivo della tanto agognata pensione. Dopo una vita di dedizione al lavoro, una famiglia con tre figli e un matrimonio che dura da più di 50 anni, Franco – come tutti lo chiamano – decide di riaccendere quel sogno tornando nel 2019 tra i banchi dell’Università degli Studi di Bari e sostenere quegli ultimi sei esami in Francese per diventare dottore in Lingue. Ma a inizio del 2022 un altro ostacolo frena il suo percorso: la scoperta di un tumore all’esofago. Ciò però non lo scoraggia e nonostante i cicli di radioterapia, Franco punta strenuamente verso un unico obiettivo: conseguire la laurea. E alla fine ci riesce, attorniato dall’affetto dei suoi cari e portando a casa un 100 su 110 con una tesi in Lingua e Traduzione dedicata al Tour de France e alle sue curiosités
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