BARI – Sarebbe l’autore di un’irruzione nella scuola della fidanzata, minorenne, e l’avrebbe aggredita rapinandola del cellulare. La Polizia di Stato arresta il giovane Eugenio Palermiti, elemento di spicco del clan Parisi – Palermiti, nipote del boss del quartiere Japigia di Bari. Il giovane è stato posto ai domiciliari durante il pranzo di Natale, su ricorso della Procura della Repubblica del Tribunale del capoluogo. Risponde dei reati di rapina e resistenza a pubblico ufficiale.
I fatti risalgono al 20 settembre 2023, quando Palermiti sarebbe entrato nell’istituto tecnico-economico Lenoci del quartiere Japigia. La vittima, giunta all’ingresso dell’istituto, avrebbe notato la presenza di Palermiti, con cui aveva avuto una relazione sentimentale terminata un paio di mesi prima. L’ex fidanzato sarebbe entrato prima nell’edificio e poi in classe e le avrebbe chiesto di uscire. Poi l’avrebbe afferrata per i capelli per convincerla a seguirlo e si sarebbe impossessato dell’iPhone 12 che la ragazza teneva sul banco. Solo l’intervento di una docente e di una collaboratrice scolastica avrebbe permesso di fermarlo.
Immediatamente dopo, Palermiti si sarebbe allontanato dalla scuola a bordo del suo scooter ma fu raggiunto dagli agenti proprio a casa. Dopo aver opposto resistenza, è stato arrestato per rapina e resistenza a pubblico ufficiale. Per gli inquirenti “il giovane non avrebbe esitato a fare irruzione in un istituto scolastico, in pieno giorno e senza curarsi minimamente della presenza degli insegnanti e degli altri alunni, ostentando, così, la propria caratura criminale”.
A seguito dell’emissione del provvedimento cautelare, l’uomo avrebbe fatto perdere le proprie tracce, sottraendosi alla cattura; tuttavia, grazie ad una, probabilmente inaspettata, irruzione degli uomini della Squadra Mobile di Bari, durante il pranzo di Natale, il 20enne è stato tratto in arresto. Il giovane Palermiti era tra i protagonisti dell’efferato fatto di sangue che il 22 settembre scorso ha portato all’omicidio di Antonella Lopez, la 19enne uccisa in una discoteca di Molfetta, vittima innocente della linea di fuoco tra il presunto autore del delitto – Michele Lavopa – e il suo obiettivo, il rampollo del clan di Japigia.
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