In casa Bari prosegue la marcia di avvicinamento all’appuntamento che vale un’intera stagione: la formazione biancorossa giovedì sera si giocherà la salvezza al Liberati contro la Ternana di Breda nel ritorno dei playout di Serie B. Si riparte dall’1-1 rimediato all’andata al San Nicla, risultato che costringe i pugliesi a dover vincere per forza per conquistare la permanenza nella categoria.
Un obiettivo che somiglia a un Everest, se si considera che Sibilli e compagni non portano a casa il bottino pieno lontano dalle mura amiche dallo scorso 29 ottobre, quasi sette mesi fa, dall’1-2 inflitto al Brescia al Rigamonti, uno dei due acuti esterni di una squadra che in trasferta nel corso del campionato ha totalizzato appena 14 punti. A questo punto, però, non c’è più nulla da perdere: le finali sono incontri a parte e a contare sarà soprattutto l’aspetto emotivo.
Lo sa bene mister Giampaolo, orientato ad affidarsi alla colonna vertebrale che è stata la grande protagonista del match di giovedì scorso e, più in generale, di tutta questa fase conclusiva di stagione. Pissardo tra i pali, Di Cesare al centro della difesa, Maita sulla fascia mediana e Nasti in avanti: il primo, con le sue parate e con il suo rigore respinto a Casasola all’andata, ha tenuto in piedi i biancorossi nel primo tempo, il secondo è il capitano desideroso di regalarsi un’ultima grande notte da calciatore e per nulla intenzionato ad ammainare la bandiera con un fallimento, il terzo, il cui ingresso in campo al San Nicola nella ripresa ha cambiato la gara, sarà la principale grande novità nell’undici schierato dal primo minuto, mentre il quarto è l’uomo dei playout, decisivo un anno fa con il suo Cosenza contro il Brescia e in gol qualche giorno fa contro i rossoverdi. Tanto passerà da loro, per evitare il dramma della Serie C, per riscattare almeno parzialmente un’annata tra le più brutte e travagliate dell’era moderna.
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