Oltre 3,6 milioni di euro raccolti in un anno: è il gettito dell’imposta di soggiorno a Bari, in vigore dal 1° ottobre 2023, che sarà reinvestito per migliorare servizi e potenziare l’offerta turistica della città. Lo stabilisce una delibera appena approvata dal Comune, che definisce gli ambiti di impiego delle risorse sulla base delle indicazioni del Comitato di indirizzo, composto da esperti e rappresentanti delle principali associazioni di categoria.
Le priorità individuate
Tra le azioni previste figurano interventi per l’igiene urbana, la mobilità da e per l’aeroporto, il contrasto all’abusivismo ricettivo e la promozione di iniziative legate a turismo culturale, sportivo, enogastronomico e congressuale, con particolare attenzione alla destagionalizzazione e alla valorizzazione della costa barese. Una quota non superiore al 50% del gettito sarà destinata al miglioramento dei servizi comunali connessi al turismo, mentre la restante parte sarà riservata allo sviluppo e alla promozione del settore.
Turismo e identità
«Intendiamo sostenere eventi di rilievo e iniziative che rafforzino l’identità della città, come la valorizzazione della figura di San Nicola», ha dichiarato il sindaco Vito Leccese, evidenziando la necessità di «dotare Bari di un vero e proprio documento strategico per il turismo, capace di orientare le politiche future con il coinvolgimento dell’intera comunità».
I numeri del 2025
Secondo i dati aggiornati della piattaforma Paytourist, da gennaio a oggi Bari ha registrato 410.679 pernottamenti. Numeri che confermano la crescita costante dei flussi turistici e l’importanza di una gestione strategica e condivisa delle risorse.
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