“Il Bari ha un mix di giocatori giovani ed esperti. Abbiamo preso elementi dalla C, ora bisogna crederci, ci sono le basi per il futuro”. Così Ciro Polito, direttore sportivo del Bari, ha fatto il punto al San Nicola davanti ai giornalisti.
”Sul mercato non contano le risorse ma i giocatori presi – ha aggiunto -. A gennaio c’è il mercato delle opportunità. Il Bari non è stato smantellato. Dovevamo prendere una mezzala, poi si è infortunato Ceter e ho preso un altro attaccante per cautelarmi. Il mio calcio non è fatto di nomi, lavoro su qualità e conoscenze. Ho inseguito Valoti del Monza, ma il giocatore è voluto rimanere in A”.
“Cheddira? E’ voluto rimanere a Bari, ha un contratto per due anni. In ogni lavoro c’è l’ambizione personale e se ci sono richieste dalla A, come fai a trattenere un calciatore? Discorso che vale anche per Caprile. Se saranno venduti, i soldi che entreranno nelle casse della società saranno reinvestiti. Fino a giugno può succedere di tutto, magari andiamo noi in A”.
Su Portanova: “Bisogna dare possibilità a persone che a oggi sono cittadini liberi – ha spiegato Polito -. Se avesse avuto un reato già definitivo, non l’avrei preso in considerazione. Non c’erano contratti sottoscritti: ho rispettato la criticità (espressa dai tifosi, ndr). Viviamo di calcio e rispettiamo tutti. Poi mi sono dedicato ad altro”. Manolo Portanova, centrocampista del Genoa, è stato condannato, lo scorso dicembre, in primo grado per violenza sessuale di gruppo dal Tribunale di Siena. Per le vicende giudiziarie in cui è coinvolto la tifoseria del Bari contestò il suo possibile approdo in Puglia, seppur in prestito per sei mesi.
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