Due persone sono state arrestate (una in cacere, l’altra ai domiciliari), una terza è stata sottoposta all’obbligo di firma, al termine di un’indagine dei carabinieri per tentata estorsione e cessione di sostanze stupefacenti.
Il provvedimento segue la denuncia di estorsione presentata, nel gennaio 2022, da un medico barese 31enne che aveva denunciato di subire, assieme alla compagna, minacce di morte da sconosciuti che si erano presentati nei pressi delle loro abitazioni.
Intimidazioni compiute da un uomo, all’epoca dei fatti nel carcere di Rossano, ora invece ristretto ad Avellino. In particolare, il detenuto, dopo aver visto un video su Tik Tok pubblicato dall’ex fidanzata, che la riprendeva in una serata danzante trascorsa a Bari, aveva più volte inviato dal carcere messaggi e videochiamate alla vittima, minacciandola di morte oltre che di future aggressioni da parte di alcuni conoscenti.
Come risarcimento per l’affronto subito, il detenuto chiedeva 10.000 euro, poi scesi a 2.500 euro, e, in alternativa, la consegna di orologi da polso di pregio o della sua autovettura. Il detenuto aveva quindi impartito, sempre tramite cellulare, indicazioni alla madre e al fratello 15enne di riscuotere il danaro: circostanza questa che avvenne il 23 gennaio 2023 quando i militari arrestarono la donna e denunciarono il minorenne per estorsione.
La mamma del detenuto è stata oggi posta ai domiciliari, ma le indagini hanno accertato che l’uomo, nonostante la detenzione in carcere, nel dicembre 2021, in due occasioni, aveva chiesto e ottenuto dai familiari, con la complicità di un indagato sottoposto all’obbligo di firma, l’invio nel peniteziario di hashish occultata in un barattolo in vetro per sughi pronti.
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