BARI – Dai domiciliari in carcere per aver incontrato personaggi coinvolti nell’inchiesta Codice Interno della Dda. Angelo Falco, 62enne del quartiere San Paolo di Bari, ai domiciliari dal 2006 con l’accusa di reati contro il patrimonio, rapina e assalto a portavalori, e con un fratello presunto affiliato al clan Parisi, è stato portato nel carcere del capoluogo perché in più e più occasioni, nonostante il regime detentivo, avrebbe incontrato a casa personaggi di spicco del sodalizio criminale egemone nel quartiere Japigia di Bari, dalla notevole caratura criminale. Tra questi, a fargli visita in casa, sarebbe arrivato anche Giacomo Olivieri, avvocato ed ex consigliere regionale, al centro dell’inchiesta dell’Antimafia Codice Interno che il 26 febbraio scorso ha portato a 135 misure cautelari per un presunto voto di scambio. A quanto emerge dalle indagini della Squadra Mobile del capoluogo, guidate da Filippo Portoghese e coordinate dalla Dda, pare che Olivieri sia stato a casa del 62enne per proporre investimenti finanziari, palesemente illeciti e fraudolenti. E proprio la figura dell’ex consigliere sarebbe il cuore dell’inchiesta che ha portato a galla una fitta rete di relazioni che avrebbe portato al voto di scambio tra vertici dei clan baresi, colletti bianchi ed esponenti politici locali. Ciò avrebbe permesso l’elezione in Consiglio Comunale – alle Amministrative del 2019 – di Maria Carmen Lorusso, moglie dello stesso Olivieri, nella lista Di Rella Sindaco. Nelle carte della Dda, infatti, compaio i vertici dei Parisi – Palermiti, dei Montani (del quartiere San Paolo) e degli Strisciuglio.
Per questo Falco, così, nelle scorse ore, è stato accompagnato in carcere.
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