Valerio Di Cesare, difensore e capitano del Bari, parla in conferenza stampa a pochi giorni dallo scontro salvezza contro il Cosenza. Queste le sue dichiarazioni:
ESONERO IACHINI – “Le parole di Maita? Mattia è il vice capitano ed è libero di dire quello che pensa. Per me con mister Iachini non c’è stato nulla di quello che si dice. I risultati hanno inciso in modo negativo, in quelle situazioni è sempre l’allenatore a pagare. Non è vero che non c’era feeling con il mister. Leggere che sia stato io a far fuori l’allenatore mi dispiace, alla mia età penso di aver dimostrato soprattutto a Bari quello che provo per questa maglia. Non penso di meritarmi queste voci. Quest’anno escono tante cose dallo spogliatoio, lo spogliatoio è sacro e certe cose non dovrebbero uscire. Io sono vecchio stampo in questo”.
STAGIONE INASPETTATA – “Io sapevo che sarebbe stata difficile quest’anno, ma non avevo mai minimamente pensato che si potesse lottare per non retrocedere, purtroppo può succedere, questo è il calcio. Basti vedere cosa è successo al Brescia che l’anno scorso retrocesse e adesso con gli stessi uomini sta lottando per i playoff”.
CONTA SOLO LA SALVEZZA – “Adesso non conta dar colpe ai singoli, adesso conta il Bari e la salvezza. Per me e per noi la salvezza è vita, in questi ultimi sei anni abbiamo costruito tanto, retrocedere vorrebbe dire fallire clamorosamente. Quello che stiamo dando evidentemente non basta, bisogna andare oltre e dare tutto quello che si ha. Nelle ultime partite prendiamo sempre gol nei primi minuti e partire sempre sotto di un gol non è semplice. Non vogliamo alibi. Sappiamo che sarà difficile, a Cosenza sarà difficilissima, ma per me sarà più importante della finale playoff persa l’anno scorso. Dobbiamo prepararci, sappiamo che dobbiamo andare lì a fare la guerra”.
PUSCAS – “Con Puscas non è successo assolutamente nulla, io in campo sono uno che sbraccia e fa casino, mi sono arrabbiato per aver preso un’ammonizione dopo venti minuti. Avevo fatto la stessa cosa con Lulic contro la Cremonese”.
SALVEZZA PER FORZA – “Il Bari si deve salvare, si deve salvare per forza. Sarà difficile, nessuno se lo aspettava, ma non possiamo retrocedere. Il calcio è strano, è fatto di tante robe. Come e quando non mi interessa, serve salvarsi e basta. Per raggiungere la salvezza devi avere il fuoco dentro”.
COSENZA – “Il Cosenza ha giocatori forti, Tutino è tra i più forti insieme a Pohjanpalo in B. Per noi è una finale, dobbiamo andare a fare risultato, non c’è più tempo”.
TIFOSI – “Sui tifosi non ho nulla da dire, hanno sempre dimostrato attaccamento. In trasferta sono sempre tanti, prendono acqua e vento e non vengono ripagati. Quest’anno è andata così, ci dispiace. In questo momento serve remare tutti dalla stessa parte, per questo è importante quello che hanno fatto con il Pisa”.
FINALE PLAYOFF PERSA – “Quella giornata ce la portiamo dietro ancora, c’è poco da fare. E’ andata così”.
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