BARI – Un nuovo sequestro da dodici milioni di euro che si aggiungono ai 20 sequestrati lo scorso 26 febbraio. Codice Interno, nuova fase. Nelle scorse ore gli agenti della Questura del capoluogo pugliese hanno sequestrato beni immobili come terreni e appartamenti, quote di società commerciali e di servizio, beni aziendali e strumentali, conti correnti bancari e postali, tutti riconducibili ai clan Parisi e Palermiti del quartiere Japigia di bari. I vertici dei sodalizi malavitosi del capoluogo sono stati raggiunti da misure cautelari a fine febbraio nell’ambito dell’operazione che ha portato a 135 persone arrestate e che ha disvelato la fitta rete di malaffare tra politici e clan baresi, con l’ausilio di colletti bianchi. L’attività investigativa ha portato alla luce il presunto voto di scambio tra le organizzazioni criminali del capoluogo, l’ex consigliere regionale Giacomo Olivieri e sua moglie Maria Carmen Lorusso. Secondo l’accusa, l’uomo avrebbe pagato i clan per far votare la moglie, alla fine eletta in Consiglio Comunale nella lista Di Rella Sindaco. Il sequestro preventivo da 12 milioni e richiesto dalla Dda è stato operato nei confronti di tredici persone, un sequestro che contempla 34 misure ablative di beni riconducibili alle attività delittuose del clan o costituenti patrimoni di provenienza ingiustificata in sproporzione alle reali capacità reddituali da parte degli indagati.
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