BARI – Un 59enne materano affetto da disabilità. Potrebbe essere questo il profilo dell’uomo trovato carbonizzato in una citycar nella notte tra domenica e lunedì scorsi davanti al supermercato del centro commerciale Mongolfiera, in zona Santa Caterina, alla periferia del capoluogo pugliese.
Alla sua identità i poliziotti sarebbero risaliti incrociando alcune informazioni con i pochi elementi rimasti sull’asfalto, dopo che sia il corpo che la vettura sono stati ridotti quasi in cenere a causa di un’esplosione a cui è seguito un incendio. Un vero e proprio giallo che non esclude però la semplice fatalità.
Gli inquirenti al momento escluderebbero le ipotesi di omicidio e di suicidio come emergerebbe dal fascicolo aperto dal sostituto Michele Ruggiero che derubrica l’accaduto come fatto non costituente notizia di reato.
L’automobile, infatti, parrebbe essersi incendiata da sola, a causa di un malfunzionamento di qualche componente, probabilmente collegato ad alcune modifiche che vi aveva apportato il proprietario. L’uomo, più di una volta in passato, era stato notato da persone che lavorano nel centro commerciale e anche fermato dalla Squadra Volanti della Questura per dei controlli.
La sua citycar era un mezzo molto particolare: elettrico ma con motore a scoppio, aveva dei pannelli solari montati sul tetto e varie batterie, forse per consentirne l’utilizzo più a lungo rispetto a quanto previsto dalla carica. Proprio tali modifiche potrebbero essere state fatali e portare all’esplosione.
A dare l’allarme in piena notte è stato un vigilantes, che ha notato le fiamme alzarsi dal veicolo già quasi completamente distrutto. Il primo esame medico-legale ha consentito di ipotizzare che il cadavere fosse di un uomo ma senza poter aggiungere ulteriori particolari.
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