Bari, i cento giorni di Leccese: opposizione all’attacco

BARI – Il Pug definito “un gioco dell’oca”, una ordinanza – quella malamovida – che “penalizza pesantemente gli esercenti”, il sindaco della notte che “non avrebbe motivo di esistere se c’è uno già la mattina” e in ultimo i mille alberi da piantumare “senza però pensare a quelli già esistenti”. Opposizione comunale all’attacco sui primi cento giorni di Vito Leccese da primo cittadino di Bari. Fabio Romito e i suoi non le mandano a dire partendo dalle ultime 24 ore in cui l’amministrazione comunale ha presentato le linee guida per la realizzazione del nuovo Pug, un Pug che stando alle parole di Antonio Ciaula di Fratelli d’Italia “avrebbe già due bozze precedenti da un milione di euro chiuse in un cassetto sottochiave”. Il centrodestra così lancia l’appello e si rende disponibile ad affiancare il comune nella realizzazione del Piano altrimenti “realizzeremo – dicono – un Pug ombra”. E poi ancora, l’ordinanza contro la malamovida: per l’opposizione si tratterebbe di una prova di forza contro gli esercenti baresi che non fa altro che spostare il problema e danneggiare l’economia dell’Umbertino”. In definitiva, per Romito questi primi cento giorni di Consiliatura Leccese sono stati totalmente improduttivi

 

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