Personalizza le preferenze di consenso

Utilizziamo i cookie per aiutarti a navigare in maniera efficiente e a svolgere determinate funzioni. Troverai informazioni dettagliate su tutti i cookie sotto ogni categoria di consensi sottostanti. I cookie categorizzatati come “Necessari” vengono memorizzati sul tuo browser in quanto essenziali per consentire le funzionalità di base del sito.... 

Sempre attivi

I cookie necessari sono fondamentali per le funzioni di base del sito Web e il sito Web non funzionerà nel modo previsto senza di essi. Questi cookie non memorizzano dati identificativi personali.

Nessun cookie da visualizzare.

I cookie funzionali aiutano a svolgere determinate funzionalità come la condivisione del contenuto del sito Web su piattaforme di social media, la raccolta di feedback e altre funzionalità di terze parti.

Nessun cookie da visualizzare.

I cookie analitici vengono utilizzati per comprendere come i visitatori interagiscono con il sito Web. Questi cookie aiutano a fornire informazioni sulle metriche di numero di visitatori, frequenza di rimbalzo, fonte di traffico, ecc.

I cookie per le prestazioni vengono utilizzati per comprendere e analizzare gli indici di prestazione chiave del sito Web che aiutano a fornire ai visitatori un'esperienza utente migliore.

Nessun cookie da visualizzare.

I cookie pubblicitari vengono utilizzati per fornire ai visitatori annunci pubblicitari personalizzati in base alle pagine visitate in precedenza e per analizzare l'efficacia della campagna pubblicitaria.

Nessun cookie da visualizzare.

Bari, bambina abbandonata nella “ruota” di Poggiofranco

BARI – È stata abbandonata nella notte un bambina nella culla termica della chiesa di San Giovanni Battista a Poggiofranco. Il parroco, don Antonio Ruccia, dopo tre anni dall’ultimo abbandono, è tornato a prendersi cura della piccola lasciata qualche ora fa. La neonata sta bene e al momento le sue condizioni non destano preoccupazioni.

La culla termica è un servizio posto all’esterno della parrocchia per fare in modo che le mamme o i genitori che non vogliono tenere o riconoscere i propri figli appena nati, possano lasciarli in una struttura protetta. Il piccolo starebbe bene e sarebbe stato consegnato  dei medici di Neonatologia del Policlinico di Bari dove il servizio è collegato. Don Antonio ha presentato denuncia ai carabinieri.

Storicamente, fino a inizio Novecento, questo tipo di culla termica, veniva chiamata “ruota” e si trovata all’esterno dei conventi dove le suore accudivano i bambini abbandonati. Il primo caso di utilizzo della culla termica della parrocchia San Giovanni Battista risale al 2016. Poi nel luglio del 2020.

About Author