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Banconote false, sequestri per 35mila euro in provincia di Brindisi

BRINDISI – È di oltre 35.000 euro il valore delle 783 banconote false sequestrate dalla Guardia di Finanza in provincia di Brindisi a seguito di attività dirette a contrastare il “falso nummario”. In tale contesto, gli approfondimenti delle Fiamme Gialle brindisine sono stati finalizzati a ricostruire l’intera filiera del falso, partendo dai singoli detentori di banconote contraffatte, per individuare le possibili ipotesi di reato connesse, quali la truffa e il riciclaggio.

La “classifica” delle banconote false

La “classifica” delle banconote false sequestrate vede al primo posto il taglio da 50 euro (454 banconote per un valore di 22.700 euro), seguito da quello da 20 euro (172 esemplari per un corrispondente valore pari a 3.440 euro) e quindi da 100 euro (88 biglietti per un corrispondente valore pari a 8.800 euro); nettamente inferiori sono i casi relativi a banconote con tagli da 10 euro (59 pezzi per un corrispondente valore pari a 590 euro), da 5 euro (9 pezzi per un corrispondente valore pari a 45 euro) e da 200 euro (1 pezzo). Per quanto attiene agli altri tagli di maggior valore, non si registra la presenza di banconote da 500 euro.

Un significativo supporto alle indagini arriva anche dalle sinergie attuate con il Centro Nazionale Analisi (“C.N.A.”) della Banca d’Italia, che rimette periodicamente al Comando Provinciale le banconote riconosciute come false e sulle quali vengono esperiti approfondimenti investigativi utili a rilevare potenziali collegamenti con episodi criminosi che hanno interessato la provincia di Brindisi.

Banconote false, lotta alla criminalità

Lotta alla criminalità economico – finanziaria e sicurezza in materia di circolazione dell’euro e degli altri mezzi di pagamento: sono queste le prerogative di legge affidate al Corpo per arginare l’immissione sul mercato di banconote e monete contraffatte, a tutela del corretto funzionamento dei mercati dei capitali, nonché a salvaguardia della fiducia che il pubblico ripone nell’utilizzo della valuta. Un comparto di specialità definito dal decreto legislativo 19 agosto 2016, n. 177, nell’ambito della razionalizzazione delle funzioni di polizia e dei servizi strumentali, con il quale è stato assegnato alla Guardia di Finanza il compito preminente di vigilare sul settore, nella duplice funzione di polizia economica e finanziaria e di polizia giudiziaria, volta alla ricerca, prevenzione e repressione dei reati in argomento.

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