“Le preoccupazioni già espresse sul progetto leghista di federalismo ieri e autonomia differenziata oggi, rispetto all’ampliamento del divario socio-economico tra Nord e Sud, cominciano purtroppo a materializzarsi. È il caso dell’azzeramento del fondo di perequazione infrastrutturale, da oltre quattro miliardi, ossia delle risorse stanziate per colmare il divario in reti e infrastrutture, stabilito dal Governo Meloni. Un vero e proprio scippo di risorse che invece il governo Draghi aveva immaginato di ripartire al Sud per l’80%, (quasi 500 milioni per la Puglia) e che oggi vengono spostate a progetti propagandistici come l’avvio dei cantieri per il ponte sullo stretto di Messina”. Lo dichiara in una nota Massimiliano Stellato, consigliere regionale di Italia viva.
“Italia viva è impegnata a contrastare questo disegno politico che mira a stravolgere il funzionamento dello Stato e punta trasferire alle regioni poteri immensi e molto squilibrati senza prima colmare il gap infrastrutturale tra settentrione e meridione”, prosegue Stellato.
”Il decreto Calderoli, lo abbiamo ribadito più volte, sarà forse un successo per la propaganda secessionista della Lega, ma è una sconfitta per il Sud. Punta a indebolire lo Stato, a vantaggio di alcune regioni, quelle del Nord, che hanno maggiore forza e risorse. Queste, trattenendo parte del gettito fiscale, non permetteranno allo Stato di attuare operazioni di perequazione, anche infrastrutturale. Serve, come atto immediato, il ripristino del fondo nelle proporzioni in cui era stato definito”, sottolinea Stellato.
“Sarebbe questo, intanto, il primo passo per consentire a tutte le regioni di iniziare il processo di autonomia differenziata partendo dallo stesso livello. Perché il progetto autonomista, che punta a creare venti microstati, sancirebbe una sperequazione incolmabile tra i sistemi sanitari, scolastici e fiscali, tra Nord e Sud del Paese. Confidiamo nell’incontro con i Ministri competenti, concordato con la presidente del Consiglio regionale, per una reintegrazione del fondo. Ci opporremo con forza a questo disegno che punta a spaccare l’Italia, aumentare le diseguaglianze e distruggere il futuro del Sud”, conclude Massimiliano Stellato.
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