“La raccolta firme ha un valore anche di natura politica, oltre al fatto che il referendum è richiesto dalle Regioni e quindi verterà su quesiti indicati dalle Regioni. È importantissimo raccogliere le firme per coinvolgere le persone e prepararsi al referendum nel modo più adeguato”. Lo ha dichiarato Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia, durante un’iniziativa organizzata da Uila Puglia a Bari contro l’autonomia differenziata.
“Tutto il sindacato italiano è coinvolto. Quando qualcuno cerca di affermare che il referendum è poco sentito e che non raggiungerà il quorum, io rispondo che se né Confindustria, né i sindacati, né gli imprenditori del nord, così come i più accaniti sostenitori del Mezzogiorno, sono d’accordo sull’autonomia differenziata così come definita da Calderoli, evidentemente c’è il timore, il terrore, degli italiani di vedere compromessa l’unità d’Italia e il regolare funzionamento della Repubblica”, ha continuato Emiliano.
“Venti ordinamenti giuridici diversi in materie essenziali, come quelle che possono essere richieste dalle Regioni, sono un incubo per tutte le persone che invece desiderano muoversi sul territorio nazionale avendo le stesse leggi, le stesse condizioni economiche e le stesse condizioni di competitività”, ha aggiunto il presidente della Regione Puglia.
Ai giornalisti che hanno chiesto informazioni sul percorso che sta preparando la Regione Puglia per evitare che i quesiti referendari vengano respinti dalla Corte costituzionale, il presidente Emiliano ha risposto: “Dobbiamo superare, come prevede la giurisprudenza della Corte Costituzionale, la scelta di Calderoli di inserire il testo del ddl in un annesso finanziario, cercando di far scattare il divieto di fare il referendum sulla materia tributaria. Ma è noto a tutti che la materia tributaria a cui fa riferimento la Costituzione non può essere una legge cornice che stabilisce le modalità per attribuire nuove funzioni alle regioni. Si tratta di un trucco che mi auguro la Corte costituzionale non validerà e spero quindi che la Corte possa ammettere il referendum e consentire agli italiani di esprimere la loro opinione”, ha concluso Emiliano.
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