“La proposta di riforma costituzionale che prevede l’introduzione dell’autonomia differenziata è un vero e proprio attacco all’unità nazionale e ai criteri di solidarietà e sussidiarietà che ispirarono la nascita della Repubblica”. Lo afferma in una nota il senatore Mario Turco, vicepresidente del MoVimento 5 Stelle.
“Il Sud deve presentarsi coeso dinnanzi a un Governo che rischia di trasformare i territori più poveri e in emergenza sociale, in veri e propri “satelliti” delle Regioni più ricche e stabili del Nord del Paese – aggiunge Turco -. Non possiamo permetterci di lasciare indietro nessuno nel nostro sistema sì democratico, ma con qualche aggiustamento da operare nell’interesse di chi è più in difficoltà”.
”Eventi come quello di Taranto, organizzato da “Il Cantiere delle Idee” alla presenza dell’ex Presidente della Camera dei Deputati, Roberto Fico, servono a diffondere sui territori una coscienza politica che sembra sia stata scavalcata da chi sostiene questa riforma, latitando dal confronto con i rappresentanti dei cittadini in Parlamento – continua Turco -. E sono proprio i cittadini che, invece, andrebbero ascoltati su un fenomeno che potrebbe irrimediabilmente cambiare la vita di tanti, con un fugace colpo di spugna sui nostri più basilari principi costituzionali”.
”Per quanto riguarda i Lep (Livelli essenziali delle prestazioni), chi sostiene l’autonomia parla di prestazioni al minimo sindacale, ma per noi questa è pura follia – rimarca il senatore Turco -. È compito della politica accompagnare la pubblica amministrazione in un percorso di crescita virtuosa, offrendo ai cittadini servizi del miglior livello possibile e in modo uniforme su tutto il territorio nazionale. Sanità, istruzione, trasporti e tanti altri temi risultano emergenziali per l’intero Mezzogiorno, e ricalcolare i Lep sulla base della spesa storica non potrà che svantaggiare ulteriormente le Regioni più fragili e, di conseguenza, diminuire il peso del nostro Paese nel mercato globale”.
”Per tutti questi motivi continueremo a combattere il ddl Calderoli sull’autonomia differenziata: non possiamo permettere che si accentui la frattura fra Nord e Sud Italia”, conclude Mario Turco, vicepresidente del MoVimento 5 Stelle.
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