Negli ultimi giorni, la CIA Agricoltori Italiani di Capitanata ha inviato due lettere ufficiali ai sindaci di Foggia e Manfredonia, Maria Aida Episcopo e Domenico La Marca, per segnalare una situazione allarmante nelle aree rurali della provincia. Diversi furti di uva da tavola si stanno verificando nelle campagne, mentre in città aumentano le rivendite ambulanti di uva dalla provenienza incerta.
La CIA Capitanata ha richiesto ai Comuni di intensificare i controlli per arginare il fenomeno, che mette in crisi le imprese agricole locali. Questo tema è stato anche al centro di una conferenza di servizi tenutasi a San Severo, con la partecipazione delle forze dell’ordine, associazioni agricole, produttori e amministratori locali.
Il presidente della CIA Capitanata, Angelo Miano, ha evidenziato come i furti rappresentino da anni un problema grave, arrecando danni economici enormi e, in alcuni casi, rischi per la salute pubblica. Infatti, i ladri rubano l’uva quando questa è ancora trattata con fitofarmaci, rendendola pericolosa per il consumo.
La situazione è resa ancora più critica dalla scarsità di risorse a disposizione delle forze dell’ordine per sorvegliare un territorio vastissimo, come la provincia di Foggia, una delle più grandi d’Italia.
CIA Capitanata ha proposto una riforma del sistema di sicurezza rurale pugliese, chiedendo un maggiore coordinamento regionale, il potenziamento del personale preposto e la creazione di un sistema di vigilanza integrato tra pubblico e privato.
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