ANDRIA – Lotta costante alle minacce e alle ritorsioni nei confronti degli esercenti. Andria sotto i riflettori della commissione d’inchiesta in Regione Puglia, che si è riunita per discutere della criminalità organizzata che preoccupa la BAT e in particolare il comune federiciano.
Numerosi gli esercenti e gli imprenditori che lamentano una situazione di pericolo per le rispettive attività, vessate dalle estorsioni. L’ultimo episodio, di grande impatto nella comunità andriese, è stato quello di una bomba esplosa davanti alla saracinesca di un negozio in via Bovio. L’intimidazione del 23 giugno ha fatto ripiombare i commercianti nella paura, soprattutto in una fase di ripresa economica dopo le difficoltà legate agli anni del Covid. Una tendenza criminosa che, dall’inizio dell’anno, risulta essere in aumento.
All’incontro in commissione hanno presenziato le autorità istituzionali e le associazioni di categoria del territorio, che hanno sottolineato la necessità di creare uno sportello antiracket anche nella città di Andria dopo quelli già attivi a Barletta e Canosa.
Ad accentuare la preoccupazione è la carenza di organico per quel che riguarda le forze dell’ordine, problematica già sollevata in più circostanze dal Procuratore della Repubblica di Trani Renato Nitti. Necessaria una maggiore collaborazione tra gli enti per garantire i presidi fondamentali in città. Il sindaco di Andria Giovanna Bruno, assente in commissione per motivi istituzionali, sarà presente nel prossimo incontro.
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