TRANI – Un’aggressione, prima verbale e poi fisica, ai danni di un’assistente sociale del Comune di Trani. Il deplorevole episodio si è verificato mercoledì, quando la dipendente era nel pieno svolgimento delle sue funzioni professionali, ma è stato reso noto soltanto nei giorni successivi.
Sull’accaduto vige ancora il riserbo, ma è stato tanto lo spavento dei colleghi e dei presenti, che già durante lo scorso mese di maggio hanno dovuto assistere ad un’altra aggressione dello stesso tipo all’interno degli uffici comunali. Immediata la condanna della CGIL, che ha puntato il dito sulla scarsa sicurezza dei dipendenti durante le ore di lavoro: «Si è rischiata la tragedia – spiegano in un comunicato i vertici sindacali della sesta provincia pugliese – abbiamo segnalato le condizioni precarie dei dipendenti anche al sindaco Amedeo Bottaro, ma l’ultimo episodio dimostra che non sono stati fatti passi in avanti».
Il coordinatore Roberto Cannone e la segretaria generale Ileana Remini chiedono un incontro con l’amministrazione comunale di Trani e la Prefettura della BAT per porre fine ai rischi dei dipendenti. Con l’aggressione all’assistente sociale del 30 agosto, sono due gli episodi in circa tre mesi.
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