Arriva a Lecce giovedì 26 ottobre “L’Italia in tandem… alla cieca” progetto che vuole promuovere il tandem come simbolo di inclusione e di condivisione, in quanto unico mezzo di trasporto che permette anche a persone con diverse disabilità di dare un contributo attivo nello spostamento e nel frattempo percepire tutto ciò che sta intorno o sotto le ruote.
Protagonista dell’iniziativa è Giusi Parisi, 34 anni, cieca dalla prima infanzia, originaria della Puglia e residente a Milano. A bordo del suo tandem, insieme con alcune amiche che si sono alternate alla guida, sta percorrendo Milano-Lecce per dimostrare che la bicicletta è un mezzo inclusivo, simbolo di libertà anche per chi è non vedente. Lei è una delle cinque protagoniste, di cui tre non vedenti, del progetto “L’Italia in tandem… alla cieca!“, partito da Milano il 30 settembre scorso.
Ad accoglierla a Lecce alle 15.30 saranno i ciclisti leccesi che la saluteranno al suo arrivo alla Ciclofficina popolare Knos dove sono previsti i saluti istituzionali di Marco De Matteis, assessore alla Mobilità, e Silvia Miglietta, assessora al Welfare, in rappresentanza del Comune di Lecce.
Alle 16 partirà un breve ciclotour in città, a cui parteciperanno anche altri non vedenti sempre a bordo di tandem. Alle 16.30 è previsto l’arrivo alle Mura Urbiche dove è prevista una visita guidata grazie anche al percorso tra le riproduzioni tattili dei più importanti monumenti di Lecce, donate al Comune dal Rotary Club Lecce Sud, nell’ambito del Progetto Toccare per Credere, e messe a disposizione per la fruizione al primo piano del complesso monumentale.
L’iniziativa, che si svolge con il patrocinio del Comune di Lecce,è organizzata dalle associazioni Costruiamo inclusione, AscusUic Lecce insieme con il movimento di cittadinanza attiva LeccePedala, Lions Club Tito Schipa, Lions Club Lecce Santa Croce e Lions Club Lecce Messapia, in collaborazione con l’Unione ciechi e ipovedenti Lecce.
“Il tandem”, spiegano le protagoniste, “è l’unica bicicletta su cui può pedalare anche chi non vede e, ancora meglio, è l’unico mezzo di trasporto che permette anche a chi non vede di dare un contributo attivo nello spostamento e nel frattempo percepire tutto ciò che gli sta intorno (natura, odori, suoni, rumori, temperatura, sensazioni…)”.
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