BARI- Avrebbe manomesso il sistema radar installato in corrispondenza del paraurti anteriore e con una chiave clonata sul posto sbloccato la portiera e acceso il veicolo, mentre la compagna avrebbe fatto da staffetta con un’altra auto: sarebbe stato questo il modus operandi dei 14 furti di veicoli commessi da un 32enne arrestato dai carabinieri della stazione di Bari Picone.
È stata eseguita nella mattinata del 4 aprile un’ordinanza applicativa di misura cautelare agli arresti domiciliari emessa dal gip del Tribunale di Bari, su richiesta della Procura della Repubblica del luogo, a carico di un soggetto indagato per “furto e tentato furto di autovetture”.
Il provvedimento ha colpito l’indagato, un giovane barese, D.S.N., 32enne, che, con il concorso di un complice con funzione di vedetta, si sarebbe reso responsabile di 14 episodi di furto (tentati e consumati) di autovetture di grossa cilindrata parcheggiate sulle strade di Bari (in particolare nei quartieri di Poggiofranco, Picone, Carbonara) e dei comuni della provincia.
Il modus operandi del presunto ladro e l’aiuto della compagna 30enne
Secondo l’impostazione accusatoria accolta dal gip (fatta salva la valutazione nelle fasi successive con il contributo della difesa), in tutti gli episodi, l’uomo, dopo aver manomesso il sistema radar installato in corrispondenza del paraurti anteriore, ha proceduto a decriptare il sistema di allarme e, con una chiave clonata sul posto, ha sbloccato la chiusura della portiera avviando l’accensione del veicolo. Terminata in pochi minuti l’azione delittuosa, il 32enne ha condotto il veicolo appena asportato in un’area di parcheggio poco illuminata, seguito dall’autovettura che ha fatto da “staffetta” condotta dal complice. Nel provvedimento sono riconosciuti, in due episodi, gravi indizi di colpevolezza a carico della compagna, 30enne, del soggetto, non colpita da misure cautelari.
Il furto del 27 marzo a Torre a Mare: in auto arnesi da scasso, chiave alterate e 1400 euro
I due, nel pomeriggio del 27 marzo, a Bari “Torre a Mare”, sono stati arrestati dai carabinieri in flagranza perché sorpresi nel tentativo di asportare due veicoli con le stesse modalità, sono stati trovati in possesso di arnesi da scasso, telecomandi, diverse chiavi alterate, nonché la somma di circa 1.400 euro in contanti. Durante il pomeriggio, il 32enne, dopo la convalida dell’arresto chiesto dalla Procura della Repubblica e disposto dal gip del Tribunale di Bari, è stato sottoposto agli arresti domiciliari mentre la donna rimessa in libertà.
Nel corso dell’attività d’indagine i carabinieri hanno recuperato cinque veicoli, restituiti ai legittimi proprietari, ricostruendo un danno complessivo stimato in circa 700mila euro.
Durante l’esecuzione dell’odierno provvedimento, i carabinieri hanno trovato presso l’abitazione dell’uomo strumentazione elettronica finalizzata a eludere il sistema di protezione antifurto dei veicoli, oltre a chiavi di autovetture pronte alla clonazione.
Dopo le formalità di rito, il 32enne è stato è stato posto agli arresti domiciliari. È importante sottolineare che il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e che, all’esecuzione della misura cautelare odierna, seguirà l’interrogatorio di garanzia e il confronto con la difesa degli indagati, la cui eventuale colpevolezza, in ordine ai reati contestati, dovrà essere accertata in sede di processo nel contraddittorio tra le parti.
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