Ciro Caliendo, 46 anni, è tra le tre persone arrestate dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli con l’accusa di essere coinvolte nel tentato omicidio di un ufficiale della Guardia di Finanza, avvenuto il 21 marzo 2023 a Bacoli (Napoli), quando una bomba fu fatta esplodere nella sua auto. Oltre a Caliendo, sono stati arrestati anche Viviana Pagliarone, 39enne moglie dell’ufficiale e presunta mandante dell’attentato dinamitardo, e Giovanni Di Stefano di 32 anni, ai domiciliari. Per il tentato omicidio era già stato catturato il foggiano Franco Di Pierno, considerato l’esecutore materiale.
Caliendo, noto imprenditore vitivinicolo, è anche sotto indagine per omicidio volontario in relazione alla morte della moglie, Lucia Salcone, deceduta in un incidente stradale il 27 settembre a San Severo, Foggia.
Secondo le indagini, l’attentato contro il finanziere sarebbe stato commissionato dall’ex compagna dell’ufficiale a causa di una disputa per l’affidamento del figlio. Caliendo è accusato di aver costruito l’ordigno e fornito il telecomando per l’esplosione.
Al Tribunale di Napoli si è tenuta l’udienza contro l’esecutore materiale, con il pm che ha richiesto una condanna a dieci anni di carcere. Durante il processo, è giunta la notizia dell’arresto della presunta mandante.
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