BARI – Era il 9 settembre del 1943. A 24 ore dall’armistizio firmato dal generale Badoglio, le truffe naziste in ritirata sferrarono un violento attacco sul capoluogo pugliese. Bari contribuì in maniera determinante alla lotta di Liberazione nazionale: un gruppo di civili – composto da donne, uomini, persino ragazzi, si affiancarono spontaneamente alle truppe del generale Nicola Bellomo e difesero con coraggio la città vecchia e il porto da un attacco dell’esercito tedesco, proteggendo così un presidio strategico per gli esiti della seconda Guerra mondiale.
A 80 anni da quel giorno, il capoluogo pugliese commemora l’operazione con una celebrazione davanti alle mura della vecchia dogana del porto insieme alle massime cariche istituzionali e alla presenza del gonfalone del Comune di Bitetto, medaglia d’oro al valor civile proprio per lo stesso motivo: aver difeso il paese dall’attacco di un reparto dei paracadutisti della Wehrmacht che costò la vita a 22 militari italiani.
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