Arrestato perché irregolare e trasferito nel Cpr (centro per il rimpatrio) di Bari in attesa di espulsione, alla fine è stato rimesso in libertà perché in patria rischierebbe di essere ucciso. È la vicenda di un 30enne albanese la cui espulsione è stata annullata dal Tribunale civile di Brescia.
Il legale dell’uomo, l’avvocato Stefano Afrune, ha presentato una domanda di protezione internazionale, sostenendo che il suo assistito, se espulso, sarebbe tornato a vivere in un’area dell’Albania dove vige il Kanun, il codice orale che regola l’onore, il giuramento e la vendetta.
La vita dell’uomo sarebbe in pericolo a causa di una faida familiare legata a un presunto debito contratto dal padre. Già un anno fa, l’uomo era stato espulso e scappò dall’Albania dopo essere sfuggito a un attentato.
potrebbe interessarti anche
Bari, condannato per assalto a portavalori: sequestro da 100mila euro
Regione Puglia promulga legge salario minimo per affidamento gare
“Napoli – New York”, Salvatores porta al cinema il genio di Fellini
Gli scienziati dell’Uniba per difendere Galileo
Bari, una performance nel parco contro la Violenza sulle donne
Giornata violenza contro le donne, Cc: +75 per cento di interventi nel Barese