(ANSA) – ROMA, 28 GEN – “Si segnala, al fine di fare chiarezza, il totale fraintendimento da parte di numerosi
esponenti politici dell’attività svolta dalla procura di Roma,
la quale non ha emesso, come è stato detto da più parti
impropriamente, un avviso di garanzia nei confronti della
presidente Meloni e dei ministri Nordio e Piantedosi ma una
comunicazione di iscrizione che è in sé un atto dovuto perché
previsto dall’art. 6 comma 1 della legge costituzionale n. 1/89.
La disposizione impone al procuratore della Repubblica, ricevuta
la denuncia nei confronti di un ministro, ed omessa ogni
indagine, di trasmettere, entro il termine di quindici giorni,
gli atti al Tribunale dei ministri, dandone immediata
comunicazione ai soggetti interessati affinché questi possano
presentare memorie al collegio o chiedere di essere ascoltati.
Si tratta, dunque, di un atto dovuto”. Così in una nota
l’Associazione nazionale magistrati. (ANSA).
potrebbe interessarti anche
Palamara: ‘Magistratura sempre più simile ai partiti politici’
Fasano, incidente in azienda: muore operaio 48enne
Maxi-operazione antimafia in Salento: 87 arresti e sequestri per 1,7 milioni
Scacco alla mafia in Salento: carabinieri eseguono 80 provvedimenti
Meloni indagata: avvisi di garanzia anche a Nordio, Piantedosi e Mantovano
Salento, appalti truccati: tre sindaci indagati per truffa e corruzione