BARI – Avrebbe preso parte al commando che a febbraio 2016 assaltò un furgone portavalori, sulla statale 16 nei pressi di Trinitapoli che trasportava circa 3 milioni di euro destinati ad uffici postali ed istituti di credito. Inoltre è stato condannato per aver partecipato, nel dicembre dello stesso anno, insieme ad altre 15 persone, in provincia di Catanzaro e con il “benestare” delle “ndrine” calabresi, all’assalto al caveau di una società di vigilanza, con l’utilizzo di una ruspa dotata di martello pneumatico che ha permesso di rubare 8,5 milioni di euro. I carabinieri del Comando Provinciale di Bari hanno eseguito un decreto di sequestro su richiesta della Dda di Bari a carico di Carmine Fratepietro, 47enne pluripregiudicato, a seguito delle condanne subite per riciclaggio, ricettazione, rapina e porto illegale di armi. Si tratta di due lussuose ville nelle campagne di Andria e tre terreni in zona a Trinitapoli, nel Foggiano, già sottoposti a confisca seppur non definitiva nell’ambito di altro procedimento penale. Il tutto per 1,3 milioni di euro.
Oltre al colpo di Trinitapoli – che però fruttò solo 725mila euro – e quello in Calabria, l’uomo è stato condannato per un altro assalto ad un furgone portavalori, avvenuto nell’ottobre 2015 a Bari, sulla statale 16, dove insieme a 15 individui, travisati ed armati kalashnikov, ha portato via centinaia di migliaia di euro da un furgone diretto alla Banca d’Italia.
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