L’amministrazione comunale di Andria è finita nel mirino degli esercenti e delle associazioni di categoria dopo la decisione di aumentare le tariffe per l’occupazione del suolo pubblico in alcuni punti nevralgici della città, tra cui Piazza Catuma. Secondo Savino Montaruli, presidente di Unibat, la nuova politica tariffaria è l’ennesima gaffe da parte di un’amministrazione che sta mettendo in grave difficoltà il piccolo commercio locale.
Le critiche alla politica tariffaria
La modifica al Regolamento comunale del Canone Patrimoniale, approvata a gennaio 2025, ha sollevato numerose polemiche. In particolare, Piazza Catuma, un’area storica della città, è stata esclusa dai benefici tariffari previsti per il resto del centro storico. Nonostante la zona circostante goda di una riduzione dei costi, i commercianti di Piazza Catuma sono stati inseriti in una categoria che prevede una tariffa di ben 140 euro al metro quadrato, equiparando l’area a piazze più prestigiose come quella di Spagna a Roma.
Un colpo mortale per le piccole imprese
Montaruli denuncia che questa decisione comporta una concorrenza sleale tra gli esercizi situati in Piazza Catuma e quelli nelle vicinanze, alimentando ulteriormente le difficoltà economiche degli esercenti. La politica dell’amministrazione, a suo dire, sembra essere una “scommessa” per fare cassa, con effetti devastanti sulle attività commerciali già in crisi.
Le accuse di conflitto d’interesse
Il presidente di Unibat critica anche l’approccio dell’amministrazione, accusando la politica locale di non aver preso in considerazione le esigenze degli esercenti e di non aver garantito una rappresentanza adeguata. Inoltre, denuncia un ambiente di “amicizie e conflitti d’interesse” che ha portato a una gestione inefficace delle politiche commerciali. La mancanza di dialogo, secondo Montaruli, ha portato alla decisione di ricorrere legalmente contro l’amministrazione.
Le prossime azioni legali
Lo Studio Legale incaricato sta raccogliendo la documentazione necessaria per proporre i ricorsi contro le modifiche tariffarie, e ora sarà il tribunale a esprimersi. L’Associazione Unibat e gli esercenti si dicono pronti a difendere i propri diritti, accusando l’amministrazione di non aver preso in considerazione i danni causati alle piccole imprese locali.
Montaruli conclude con un duro commento, sottolineando che la politica dell’amministrazione di Andria ha già subito una sconfitta politica, con scelte che vanno contro gli interessi delle persone che, con sacrificio, investono nella città.
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