La Polizia Locale di Andria ha individuato e deferito all’Autorità Giudiziaria, l’autore resosi responsabile deli reati di furto e di ricettazione, avvenuti in due giornate differenti.
È stata la denuncia di furto della propria borsa, da parte di una donna a far scattare i controlli.
I fatti risalgono al mese di aprile e maggio 2024.
Le indagini, hanno portato all’identificazione ed al deferimento all’ Autorità Giudiziaria di un concittadino andriese di anni 40 circa.
Nello specifico, in data 3 aprile u.s. l’uomo, in concomitanza con una manifestazione tenutasi presso il chiostro San Francesco, sito al Palazzo di città, approfittando della moltitudine delle persone presenti e confondendosi tra i partecipanti, si introduceva in un vano adibito per l’occasione a guardaroba, sottraendo una borsa contenente numerosi effetti personali.
L’uomo, recatosi successivamente, presso un negozio “Compro Oro” utilizzava la carta di credito, rinvenuta nella borsa sottratta, ed effettuava n. 4 transazioni da 25,00 euro ciascuna, per le quali non vi è necessità di inserire il PIN, per un importo totale di 100,00 euro.
La proprietaria della borsa, informata dal sistema home banking, attraverso una serie di sms delle transazioni effettuate, si recava presso gli uffici della Polizia Locale, per denunciare l’accaduto.
Mentre, in data 15 maggio u.s., lo stesso individuo si recava in Via Firenze presso il parcheggio adibito all’alloggio di bici, all’interno della palestra ivi ubicata, rendendosi, responsabile, ancora una volta, del furto di una bici a pedalata assistita.
Anche la proprietaria del veicolo su menzionato, accertata la mancanza della propria bici, si recava presso il Comando di Polizia Locale di Andria, per denunciare l’increscioso episodio.
Gli Agenti, attraverso l’analisi delle registrazioni delle telecamere di sicurezza delle zone interessate ed il successivo sviluppo delle indagini, sono riusciti ad identificare e deferire l’uomo resosi responsabile di entrambi i furti, alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trani.
È doveroso rilevare che l’odierno indagato è, allo stato, solamente indiziato di delitto, seppur gravemente, e che la sua posizioni verrà vagliata dall’Autorità Giudiziaria nel corso dell’intero iter processuale e definita solo a seguito dell’eventuale emissione di una sentenza di condanna passata in giudicato, in ossequio al principio costituzionale della presunzione di non colpevolezza.
potrebbe interessarti anche
Operazione antidroga a Vieste: sette arresti
Taranto, schiaffeggia collega infermiere al SS. Annunziata: «Mi scuso»
San Raffaele, replica Fondazione ad Asl: “Chi penserà ai pazienti?”
Ex Ilva Taranto, autotrasportatori bloccano portineria C
Pedopornografia, condanna definitiva: in carcere 65enne di Mesagne
Bari, sequestro da tre milioni a finto avvocato