“Per le cure dei linfomi attraverso il procedimento Car-t, in pratica una modifica ingegneristica delle cellule dello stesso paziente, la Puglia ha già trattato 33 casi. Infatti, dopo Taranto che ha cominciato 2 anni fa e ha già trattato 22 casi, Brindisi che ha cominciato 6 mesi fa e ha già trattato 7 casi e la Casa Sollievo della Sofferenza che ha già trattato 2 casi, anche al Policlinico di Bari è stata avviata questa forma terapeutica, con la prima somministrazione”.
Lo dichiara Fabiano Amati, commissario e consigliere regionale di Azine in Puglia. “Si tratta di un protocollo innovativo, in grado di curare gravi forme di linfoma, con prospettive incoraggianti per la cura del mieloma multiplo. Una terapia utilissima, da assicurare a tutti i pazienti bisognosi, nonostante sia costosissima”.
”Per questo diventa essenziale qualificare la spese, combattendo in particolare sul fronte della farmaceutica e delle protesi, così da destinare le risorse a questo tipo di terapie e non a ingrassare il cavallo degli sprechi. È da guardare con molta attenzione a queste importanti novità terapeutiche e alle unità operative che se ne stanno rendendo protagoniste”, conclude Amati.
potrebbe interessarti anche
Taranto, arrivano due navi da crociera ma i 5000 turisti lasciati soli
Lancio del tocco e festa in piazza Duomo per neolaureati UniSalento
Dazi sul grano russo: scattano le misure dal 1° luglio
Granchio Blu: Coldiretti Puglia, ‘Danni raddoppiati senza provvedimenti’
Italia fuori da Euro 2024, sconcerto e rabbia tra i tifosi
Granchio blu: danni da 100 milioni di euro a pescatori Italiani