“Il servizio di soccorso, trasporto e ricovero dei gatti a Taranto desta preoccupazione. La situazione, già denunciata un mese fa dal Partito Liberale tramite la portavoce Rosa Milazzo, si è rivelata ben più grave di quanto inizialmente ammesso dall’assessore all’ambiente Stefania Fornaro”, scrive in una nota Mirko Maiorino, segretario cittadino del Partito Liberale Italiano.
“Al centro delle accuse vi è la cooperativa Kratos, incaricata dal Comune di gestire il servizio. Un’inchiesta della stampa evidenzia episodi di grave negligenza, come la scomparsa di gatti prelevati senza mai arrivare alla clinica veterinaria convenzionata, l’uso di mezzi non autorizzati e l’assenza di veterinari a bordo, contrariamente a quanto previsto dal bando. Queste irregolarità, confermate da cittadini e associazioni animaliste, hanno portato al maltrattamento di numerosi animali, alcuni dei quali sono morti a causa delle condizioni inaccettabili in cui sono stati lasciati”, aggiunge Maiorino.
“Già a metà luglio, sotto la pressione degli attivisti, il Comune era intervenuto per salvare circa 20 gatti, stipati in una stanza del canile comunale dove le temperature superavano i 40 gradi. Nonostante questo episodio, l’assessore Fornaro aveva minimizzato la situazione, parlando di un vuoto normativo e respingendo le denunce come infondate”, sottolinea il segretario cittadino del PLI.
“La denuncia iniziale di Rosa Milazzo, che aveva messo in luce la cattiva gestione della cooperativa Kratos, era stata bollata dall’assessore come una falsità. Tuttavia, alla luce delle nuove rivelazioni, l’assessore ha dovuto fare marcia indietro, ammettendo l’esistenza di seri problemi e avviando una contestazione formale contro Kratos. Il Partito Liberale sottolinea che l’unico scopo della loro denuncia era proteggere il benessere dei gatti e chiede ora le scuse pubbliche dell’assessore Fornaro a Rosa Milazzo, oltre a richiedere le sue dimissioni. La gestione del canile sanitario e il benessere degli animali sono una responsabilità diretta del suo assessorato, e quanto emerso non può essere ignorato”, conclude Mirko Maiorino.
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