La situazione nelle carceri italiane continua a peggiorare: 18 detenuti si sono tolti la vita nei primi due mesi e mezzo del 2025, un numero mai raggiunto prima. Solo negli ultimi tre giorni si sono verificati quattro suicidi, l’ultimo dei quali nel carcere di Verona, dove un uomo senegalese di 69 anni si è impiccato. A questi si aggiungono altre due morti sospette nei penitenziari di Bologna e Poggioreale.
Secondo Aldo Di Giacomo, segretario generale del Sindacato di Polizia Penitenziaria (Spp), il fenomeno colpisce sempre più detenuti giovani e con problemi psichici, che spesso non dovrebbero trovarsi in carcere. “Serve un piano di supporto psicologico con la presenza di psicologi, psichiatri e mediatori culturali – spiega Di Giacomo – perché la mancanza di comunicazione è un fattore determinante”.
Oltre all’emergenza suicidi, cresce anche la violenza contro gli agenti: 30 aggressioni a settimana, il numero più alto mai registrato. Nel frattempo, aumentano i telefonini illegali nelle celle, con una media di 20 sequestri ogni sette giorni.
“La situazione è fuori controllo – conclude Di Giacomo – lo Stato non riesce a garantire la sicurezza né dei detenuti né del personale. Servono misure alternative efficaci che favoriscano il reinserimento sociale, evitando il sovraffollamento e la disperazione che porta a questi numeri drammatici”.
potrebbe interessarti anche
Sanità, Regione apre a candidature per nuovi direttori generali
Cinema, Regione Puglia aumenta fondi per festival e rassegne
Multe stradali, incassi record per i Comuni italiani
Barletta, IV edizione del Wanna festival: la conferenza
Barletta, rimozione alberi all’ospedale Dimiccoli: la denuncia di Legambiente
Bari, dalla Regione una call contro il gender gap