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Allarme aeroporto di Brindisi: declassamento e rischio riduzione voli

Il decreto interministeriale del 18 febbraio 2025 ha ufficializzato il declassamento dello scalo brindisino dalla categoria VIII ICAO alla VII ICAO

Il decreto interministeriale del 18 febbraio 2025 ha ufficializzato il declassamento dell’aeroporto del Salento di Brindisi dalla categoria VIII ICAO alla VII ICAO. Una decisione che, secondo i sindacati dei Vigili del Fuoco, risponderebbe a logiche puramente economiche per ridistribuire personale verso gli scali di Foggia e Salerno, con tagli a livello nazionale.

La conseguenza diretta di questo provvedimento è la riduzione di 12 unità nel distaccamento dei Vigili del Fuoco presso lo scalo brindisino, limitando così l’impiego di mezzi di soccorso e riducendo la capacità estinguente.

La categoria ICAO determina quali aeromobili possano essere gestiti da uno scalo: con il passaggio dalla VIII alla VII categoria, Brindisi potrà gestire solo aerei con lunghezza massima di 49 metri e fusoliera larga al massimo 5 metri, contro i 69 metri e 7 metri previsti dalla categoria superiore.

Inoltre, lo scalo salentino non potrà accogliere voli di categoria IX, neppure in caso di dirottamenti o emergenze — una limitazione importante, considerando la funzione strategica dell’aeroporto come hub alternativo, anche per collegamenti internazionali come il volo Bari-New York della compagnia Neos.

I sindacati denunciano come questa decisione rischi di frenare lo sviluppo dell’aeroporto di Brindisi, penalizzando un bacino d’utenza che serve l’intera area jonico-salentina, con oltre tre milioni di abitanti in inverno e numeri triplicati durante la stagione turistica.

I segretari generali di Cgil Brindisi (Massimo Di Cesare), Cgil Lecce (Tommaso Moscara), Filt Cgil Brindisi (Gianni Stozzo) e Filt Cgil Lecce (Giuseppe Guagnano) chiedono la revisione immediata del decreto e il ripristino della categoria VIII ICAO, oltre al reintegro di personale e mezzi per consentire allo scalo di restare competitivo e attrattivo per i grandi vettori.

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