Ad Alessano (Lecce), nel giorno del suo 26° compleanno, Pierpaolo Morciano ha perso la vita dopo aver inalato protossido di azoto, noto come “gas esilarante” o “droga della risata”. Stava festeggiando in strada con gli amici nei pressi della sua abitazione, quando ha deciso di inalare il gas da un palloncino, modalità comune tra chi ne fa uso. Poco dopo si è sentito male, trasformando la festa in tragedia. Nonostante l’immediato intervento dei soccorsi, Pierpaolo è deceduto per arresto cardiaco.
Descritto come un ragazzo semplice, Pierpaolo era disoccupato e svolgeva lavori stagionali nei ristoranti locali. La comunità è sotto shock. “Conosco la madre, una donna umile e dedita alla famiglia. Questa tragedia ci lascia sconvolti”, ha dichiarato Marcello Casi, vicesindaco di Alessano, che sottolinea come sia la prima volta che si parla di questa droga nel paese.
Il protossido di azoto, legale in Italia per uso medico, è sempre più popolare tra i giovani per il basso costo e la facilità di acquisto. Una bomboletta si può trovare online per circa 30 euro, ed è spesso utilizzata anche attraverso bombolette esaurite di panna spray. La sua diffusione preoccupa non solo tra i giovani frequentatori di discoteche, ma anche tra sportivi e personaggi noti. Di recente, un calciatore della Premier League è entrato in riabilitazione per dipendenza da questa sostanza.
Gli effetti del gas, che includono euforia, insensibilità e allucinazioni brevi, possono essere devastanti. “Può causare ipossia, paralisi, emboli e gravi danni neurologici”, avverte Cristina Cadoni, tossicologa del Consiglio Nazionale delle Ricerche. Un consumo regolare può portare a neuropatie, problemi di equilibrio, alterazioni cognitive e gravi danni ai nervi.
Mentre il gas esilarante è già vietato in paesi come Gran Bretagna e Olanda, in Italia il fenomeno sta crescendo. Gli esperti mettono in guardia sui pericoli di questa sostanza, che rischia di mietere nuove vittime, soprattutto tra i più giovani.
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