BARI – Tre giovani – Primo, Anna e Tiberio – sono i figli della famiglia Bottacin che subisce l’effetto della rapida espansione delle città durante gli anni Settanta. I Bottacin, infatti, decidono di lasciare la campagna e, di conseguenza anche lo stile di vita contadino, per trasferirsi in città, ma adeguarsi al contesto urbano risulta difficile, soprattutto per Tiberio. È così che la nuova vita dei Bottacin si intreccia inevitabilmente con i cambiamenti socio-economici che ha attraversato il nostro Paese in quel periodo. Luca Lucini dirige la sua nuova commedia “Le mie ragazze di carta”, ambientato negli anni ’70 nella zona del Trevigiano. La pellicola, presentata in anteprima al Bifest, racconta alcuni momenti importantissimi che si attraversano nel corso dell’adolescenza, i primi amori e le prime sfide.
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