Michael Folorunsho ai tempi della Virtus Francavilla

Ad Euro 2024 con la Puglia nel destino: la storia di Michael Folorunsho

Chissà se Michael Folorunsho, nell’euforia di quell’11 luglio del 2021, da calciatore della Reggina, avrebbe mai pensato di dover essere tra i 26 azzurri che, tre anni dopo, sarebbero stati chiamati a difendere il titolo europeo in Germania. Un sogno, sicuramente, che con le convocazioni ufficiali del CT Luciano Spalletti è diventato realtà: Folorunsho vestirà la maglia della Nazionale Italiana ad Euro 2024.
C’era una volta un ragazzone romano nato nel 1998, scuola Lazio, in procinto di cominciare la sua avventura tra i professionisti. Un mondo tutto nuovo rispetto a quello giovanile, la storia comincia nell’estate del 2017 a Francavilla Fontana, ad accoglierlo c’è la Virtus. In biancazzurro tutti notano le qualità di questa mezz’ala esplosiva col vizietto del gol. In Serie C due stagioni ottime, la maglia della Virtus Francavilla è quella che, tutt’ora, ha indossato più volte, ben 66 con tanto di 8 gol realizzati prima di attirare l’attenzione del Napoli. Il club partenopeo lo acquista nel 2019, l’azzurro dunque nel destino, ma anche la Puglia, perché la sua avventura continua pochi kilometri più su rispetto a Francavilla: il Napoli lo gira in prestito ad un Bari volenteroso di uscire dal pantano della Serie C. Non sarà una stagione indimenticabile, ma per lasciare il segno al San Nicola ci sarà ancora tempo. Il suo gironzolare in prestito prosegue alla Reggina, dove arriva l’esordio in Serie B. Il club amaranto gli dà fiducia ed ha ragione, in Calabria tornano a spiccare le doti di Folorunsho, senza dimenticare una breve parentesi a Pordenone. Nel 2022 i tifosi reggini lo salutano a malincuore, sulla strada del classe ’98 c’è ancora il Bari: il capoluogo pugliese, memore della prima esperienza, lo accoglie con scetticismo, ma questa volta se ne innamora. 32 presenze, 9 gol, nonostante qualche acciacco Folorunsho è uno dei pezzi pregiati del Bari di Mignani che sogna la Serie A. La sogna fino a quel palo maledetto, al minuto 83 della finale contro il Cagliari, il presagio a qualcosa che cambierà il destino. È proprio lui a provarci a tempo scaduto, dopo il gol di Pavoletti, nulla, la palla non deve entrare. Quel tentativo disperato al 96’ segnerà la fine del Folorunsho bis a Bari. Il Napoli fresco di scudetto sa di aver trovato un vero talento, non è però ancora il momento. Ma Folo in A ci va comunque, sempre in prestito, con la maglia del Verona. Eccola la consacrazione, una stagione di livello assoluto, da mezz’ala matura e convinta dei propri mezzi, da protagonista del miracolo di Baroni. Un ragazzo che non ha mollato, su sui Conte farà le sue valutazioni, cosa che invece ha già fatto il CT azzurro Luciano Spalletti: dalla Virtus Francavilla alla difesa del titolo europeo in Germania.

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