“È vergognoso l’esproprio dell’acqua ai lucani messo in atto dal governo con un recente decreto che ha di fatto superato l’Eipli con la creazione della nuova società Acque del Sud spa, nelle quali le Regioni contano solo il 5%, di cui una residua parte per la Basilicata che invece con la sua acqua rifornisce anche la Puglia”. Lo dichiara il Marcello Pittella, consigliere regionale di Azione che aggiunge: “L’Eipli di fatto gestisce i grandi invasi e i grandi adduttori, lasciando però la compartecipazione, almeno fino ad ora, delle Regioni”.
”Nella passata legislatura – continua Pittella – avevamo iniziato a rivedere l’Eipli, di intesa con le Regioni e in uno spirito di leale collaborazione con il Governo centrale, non solo per risolvere le criticità ma per lasciare inalterati i vantaggi per i lucani relativi all’acqua lucana. Con la nuova Spa la Basilicata non avrà più voce in capitolo e al contrario, nonostante disponga in grande quantità della risorsa idrica, dovrà paradossalmente chiedere “il permesso” e “pagare””.
”Cosa succederà? Dov’è il governatore Bardi? Dove sono i proclami “prima i lucani”? Tutto quello che sta accadendo è di una vergogna inaudita ed è la fine della politica a favore dei territori – dice ancora Pittella -. Ho interessato i parlamentari di Azione perché si attivino immediatamente e sentirò il Presidente della Regione Puglia, Emiliano, ed i colleghi consiglieri delle regioni interessate per valutare iniziative congiunte”.
”Non si può restare a guardare nè tacere per un mero torna conto politico personale. Chiedo al Presidente Bardi di riferire in Consiglio regionale ed ai rappresentanti politici lucani tutti di avere coscienza nei confronti dei cittadini-elettori e di intervenire in maniera decisa perché non si attui questo scellerato ed improprio disegno di “scippo” dell’acqua si lucani. Non mi vengano a parlare di federalismo – conclude Pittella – dopo il furto appena consumato”, conclude Pittella.
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