RES2FIRE è questo il nome del progetto condotto dal Centro di Geomorfologia Integrata per l’Area del Mediterraneo (CGIAM), in qualità di capofila, assieme a un partenariato internazionale e che intende
sviluppare soluzioni, procedure e metodologie condivise per ridurre il rischio di incendi boschivi, migliorando l’adattamento ai cambiamenti climatici e la resilienza degli ecosistemi dei territori costieri e montani, e delle zone naturali a ridosso dei centri urbani.
Il progetto, che durerà tre anni, è stato presentato a Potenza durante un convegno organizzato nel Polo bibliotecario.
La tematica è quanto mai attuale, gli incendi boschivi rappresentano uno dei più gravi disastri che colpiscono il bacino del Mediterraneo: alterano la copertura forestale, minacciano la biodiversità, contribuiscono alle emissioni di CO₂ nell’atmosfera e rappresentano un pericolo per la vita umana.
I partner di RES2FIRE metteranno alla prova le innovazioni prodotte con il lavoro comune in quattro aree pilota. Questi territori sono stati individuati in alcune zone naturali protette e nelle cosiddette ““Wildland Urban Interface”, cioè aree naturali o fasce di vegetazione strettamente interconnesse alle aree urbane.
potrebbe interessarti anche
CRISI IDRICA | A Potenza nasce il “Comitato Genitori”
Potenza, Rocco Papaleo presenta il suo ultimo libro
Tragedia a Potenza: operaio muore schiacciato da una vetrata
Consiglio regionale di Basilicata straordinario sulla crisi idrica tra le proteste
Potenza, la Polizia di Stato contro la violenza di genere
Potenza, presentato il nuovo servizio di bike sharing