BARI – 96 morti sul lavoro e 24mila infortuni in un anno, più di 65 al giorno. Questo il triste bilancio del 2021 in Puglia, numeri emersi nel corso dell’iniziativa ‘Al Sicuro!’ promossa dalla Cgil Puglia nel dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Bari. L’evento è stato promosso nell’ambito della mobilitazione nazionale lanciata dalla Cgil dopo le morti di Lorenzo Parelli e Giuseppe Lenoci, due giovani di 18 e 16 anni, che hanno perso la vita rispettivamente durante un percorso di alternanza scuola lavoro e durante un tirocinio.
Fermare la strage sui luoghi di lavoro. Favorire una giusta transizione tra istruzione, formazione e luoghi della produzione” il sottotitolo spinto dal sindacato che ha parlato di Numeri e storie che ci dicono quanto urgente sia un osservatorio permanente su formazione e lavoro, coinvolgendo le associazioni studentesche, per monitorare un fenomeno che oggi sfugge alla conoscenza e valutazione. Confronto con la scuola e l’università l’urgenza, per comprendere le diversità dei bisogni formativi far decidere i percorsi agli studenti, con l’intento di costruire una carta dei diritti degli studenti in alternanza. Un occhio particolare anche alle aziende del trasporto e magazzinaggio, attività di servizi, alloggio e ristorazione, attività sportive e di intrattenimento, attività professionali, scientifiche e tecniche e commercio dove una percentuale tra il 60 e l’80% delle aziende risulta non in regola.
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