SAN MARCO IN LAMIS- È stato chiuso un bar in centro a San Marco in Lamis per 30 giorni: il provvedimento della Questura è scaturito dall’indagine svolta nell’operazione Tamagotchi del 20 gennaio condotta dai carabinieri della compagnia di San Giovanni Rotondo.
La Questura foggiana, valutati gli elementi posti a sostegno della richiesta dell’Arma dei carabinieri e condividendone gli intenti, ne ha disposto quindi la chiusura immediata.
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I motivi di pubblica sicurezza per cui la licenza di tale locale è stata temporaneamente sospesa sono riconducibili, secondo l’istruttoria amministrativa sviluppata, all’operazione antidroga in questione, in cui vennero in particolare tratte in arresto dieci persone, sei delle quali residenti proprio a San Marco in Lamis.
Nell’ordinanza di custodia cautelare che ne ha disposto gli arresti, l’esercizio pubblico in questione, ubicato in pieno centro cittadino, è stato indicato come luogo principale degli incontri tra pusher e acquirenti, nonché di cessione delle sostanze stupefacenti.
Questo è quanto emerso dalle copiose attività investigative svolte dell’Arma dei carabinieri durante la fase delle indagini preliminari, che hanno proceduto all’installazione di sistemi di video sorveglianza proprio nei pressi di quell’attività, utili a rilevare l’attività criminosa di spaccio.
Tale assunto alla base del quale è stato emesso il provvedimento di sospensione in menzione rientra in quelle che sono le regole dell’art. 100 TULPS, che da appunto la possibilità al Questore, quale Autorità provinciale di pubblica sicurezza, di poter sospendere la licenza di un esercizio nel quale siano avvenuti tumulti o gravi disordini, o che sia abituale ritrovo di persone pregiudicate e pericolose, o che, comunque, costituisca un pericolo per l’ordine pubblico, per la moralità e il buon costume o per la sicurezza dei cittadini.
Il provvedimento eseguito deve avere il compito di ripristinare la legalità in un esercizio pubblico, al fine di evitare che in futuro episodi come quelli accertati possano ripetersi.
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