SAN VITO DEI NORMANNI – Nessuna autopsia, nessun sequestro del mezzo. La salma di Sara Viva Sorge, l’infermiera 27enne di San Vito dei Normanni deceduta all’alba di martedì nel tragico incidente registrato sulla Strada Provinciale 30, è stata restituita alla famiglia per l’ultimo saluto. I funerali saranno celebrati domani pomeriggio, alle 16, nella chiesa dell’Immacolata.
La giovane donna lavorava da 20 giorni al San Raffaele di Ceglie Messapica come infermiera. Il sogno di una vita, quello di aiutare gli altri. Senza mai tirarsi indietro. Due turni di notte consecutivi, per Sara. Che, intorno alle 6 e 45 di martedì mattina, stava rientrando a casa. A pochi chilometri dall’ingresso nel centro abitato, a ridosso di una curva, la Twingo della 27enne, per cause tutte da accertare, è uscita fuori strada, invadendo la carreggiata opposta prima di finire contro un palo della pubblica illuminazione. Inutili i soccorsi. Inutili i pianti di mamma e papà, giunti sul luogo dell’incidente e impotenti di fronte all’ingiusto destino.
Il pubblico ministero, sulla base dei rilievi effettuati da carabinieri e polizia locale, ha disposto la restituzioni della salma alla famiglia, per l’ultimo, doloroso saluto. Tante le reazioni, arrivate dal mondo politico e sindacale. Il consigliere Regionale Maurizio Bruno e la Funzione Pubblica CGIL parlano di infortunio “in itinere” (CGIL), sottolineando “turni massacranti e condizioni di lavoro complesse” (Bruno) cui, spesso, sono sottoposti i giovani lavoratori. La direzione generale della Asl Brindisi esprime il proprio cordoglio per la prematura scomparsa della giovane infermiera, così come Dirigenza, dipendenti e collaboratori del del presidio “Fondazione San Raffaele” esprimono “profondo sgomento e si stringono attorno alla famiglia di Sara nella consapevolezza che nessuno, purtroppo, potrà mai compensare il dolore di fronte ad una tragedia tanto grande quanto inaccettabile.”
Il tragico incidente
Lo scontro tra l’auto della sfortunata vittima e un palo della pubblica illuminazione, avvenuto poco prima delle 7 di mattina, non ha lasciato scampo alla giovane donna. Sara, infermiera del San Raffaele di Ceglie Messapica, tornava a casa dopo una notte di lavoro. Avrebbe compiuto 27 anni il prossimo 26 febbraio.
Eppure, all’arrivo del personale 118 per la sfortunata infermiera, non c’era più nulla da fare, deceduta a causa delle terribili ferite riportate nell’impatto.
Sul posto, anche i vigili del fuoco, la polizia locale di San Vito e i carabinieri di stazione e compagnia. Il tragico sinistro si è verificato a pochi chilometri dall’ingresso nel centro abitato di San Vito, per una dinamica ancora da ricostruire nella sua esattezza. Non si esclude un colpo di sonno. Di certo, la Twingo guidata dalla giovane, in prossimità di una curva, ha slittato più volte, seguendo una traiettoria infernale prima di fermare violentemente la sua corsa contro il palo dell’illuminazione. Un triste epilogo. Una tragica fatalità. Un drammatico incidente che, forse, si poteva evitare. Che, in un modo o in un altro, si doveva evitare.
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