BRINDISI- Riceviamo e pubblichiamo una nota di Confesercenti Brindisi relativa ai ritardi dei processi di riconversione industriale e, in particolare, di decarbonizzazione.
“La provincia di Brindisi sta vivendo una crisi senza precedenti che va ben oltre i confini della pandemia da covid-19, ma trova fondamento nei ritardi dei processi di riconversione industriale e, in particolare, in quello collegato alla decarbonizzazione. L’economia di questo territorio, infatti, registra un decremento occupazionale riveniente dalla chiusura di decine di aziende impegnate nell’indotto dei grandi comparti industriali (energia, chimica, aeronautica e farmaceutica). Tutto questo, ovviamente, acuisce i segnali di crisi che inevitabilmente colpiscono anche altri settori, a partire da quelli del commercio e del turismo.
È evidente, a questo punto, che l’intervento dello Stato non è più rinviabile. Certo, la disponibilità di fondi del Pnrr, i primi passi della Zes adriatica e – per ultimo – il Contratto istituzionale di sviluppo Brindisi/Lecce, riaccendono una speranza per un futuro a medio/lungo termine con maggiori prospettive per più di qualche comparto economico/produttivo. Il rischio paventato da più parti – ampiamente condivisibile – è riferito, però, alla possibilità che le risorse disponibili non vengano orientate nella giusta direzione e quindi non verrebbe a determinarsi l’effetto propulsivo in termini occupazionali e di conseguente crescita economica del territorio.
È il caso, per esempio, del Contratto istituzionale di sviluppo che il ministero per il Sud e la coesione territoriale vorrebbe orientare sulla salvaguardia e la valorizzazione della costa. Si tratta di verificare, però, se i 22 comuni rivieraschi delle province di Brindisi e Lecce viaggiano tutti nella stessa direzione e quindi se è possibile realizzare un intervento coordinato che risponda, ad esempio, ad esigenze di crescita del comparto turistico-ricettivo.
Solo così il Cis potrebbe diventare un moltiplicatore occupazionale, rispondendo alle finalità individuate dal legislatore. In questo contesto, la Confesercenti mette a disposizione la propria esperienza e le proprie competenze e quindi chiede di partecipare ai tavoli territoriali di coordinamento che il prefetto e il presidente della Provincia – ciascuno per le proprie competenze – intenderanno promuovere nei prossimi giorni.
Il tempo a disposizione è incredibilmente breve e una piena sintonia tra enti, associazioni di categoria e organizzazioni sindacali potrà risultare determinante in termini positivi per la provincia di Brindisi.
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