Hanno ‘macchiato’ Lecce con scritte, alcune incomprensibili, senza risparmiare i monumenti. Molti angoli della città – Piazza Sant’Oronzo, il Convitto Palmieri e la strada su cui si affaccia, l’Accademia delle Belle Arti, le Mura Urbiche, Porta San Biagio, le pareti della Biblioteca provinciale, solo per citarne alcuni – erano stati ‘firmati’ con dei graffiti. Ma gli autori che hanno ‘sporcato’ luoghi di valore storico e artistico solo per “sfogo incontrollato” come si legge nel comunicato della Procura dei Minorenni non sono rimasti senza volto né nome. I vandali che hanno agisto “senza scrupolo” dimostrando di non avere né coscienza civica né consapevolezza del patrimonio architettonico sono stati individuati.
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