MODUGNO- È arrivato col volto coperto davanti all’ingresso della Galleria commerciale di via Roma e ha posizionato un ordigno esplosivo che ha danneggiato anche parte del soffitto: due presunti attentatori, pregiudicati di Modugno, sono stati trasferiti nel carcere per l’esplosione del 27 ottobre 2021.
È accaduto nella giornata di ieri, 4 febbraio, quando i carabinieri della compagnia di Modugno hanno dato esecuzione a un’ordinanza applicativa di misure cautelari in carcere emessa dal gip del Tribunale di Bari, su richiesta della Procura della Repubblica di Bari.
Nell’ordinanza sono stati riconosciuti gravi indizi di colpevolezza nel procedimento a carico di due soggetti indagati per danneggiamento aggravato, fabbricazione, detenzione e porto di ordigno esplosivo.
L’esplosione e i nomi degli attentatori
Secondo l’impostazione accusatoria accolta dal gip (fatta salva la valutazione nelle fasi successive con il contributo della difesa), gli indagati P.V. 50enne e C.M. 49enne, pregiudicati del luogo, avrebbero, in concorso tra di loro, danneggiato, lo scorso 27 ottobre, poco prima dell’una di notte, la porta d’ingresso e parte del soffitto della “Galleria Commerciale”, costituita da diversi locali ubicati in via Roma a Modugno e in procinto di essere impiegati per la specifica destinazione d’uso commerciale, facendo esplodere un ordigno esplosivo di fattura artigianale a elevata potenzialità.
L’attività d’indagine dei carabinieri
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Bari, sono state avviate dai carabinieri fin dalla notte stessa in cui si verificò l’evento. Sul posto intervennero unitamente gli artificieri e gli specialisti della Sezione Investigazioni Scientifiche dei carabinieri di Bari, della locale stazione e del Nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Modugno. Proprio questi ultimi, nei giorni a seguire hanno lavorato senza tregua. Sono state sentite numerose testimonianze, acquisiti e visionati oltre trenta filmati registrati dalle telecamere di videosorveglianza pubbliche e private installate nel comune di Modugno, per ricostruire tutto il percorso seguito dagli autori dell’attentato.
La ricostruzione della notte dell’esplosione
L’attività certosina degli inquirenti ha permesso di documentare come un soggetto col volto coperto, giunto a piedi abbia deposto l’ordigno davanti alla saracinesca dell’esercizio commerciale, facendolo esplodere, allontanandosi nello stesso modo fino a raggiungere un complice che lo ha atteso a bordo di un’auto ferma a qualche isolato di distanza.
Successivamente è stato ricostruito anche il percorso fatto dall’autovettura, riconoscibile da alcune particolarità, sino praticamente al rientro dei due presso le loro abitazioni. Nonostante l’esecutore materiale fosse travisato all’atto della collocazione dell’ordigno, i militari nel mettere insieme i tasselli del puzzle che gli si era presentato davanti, anche con attività di analisi dei traffici telefonici, sono riusciti a identificare i presunti attentatori.
Il quadro indiziario raccolto a carico dei due uomini è stato consegnato alla Procura della Repubblica di Bari che ha condiviso le risultanze acquisite dai carabinieri e ha avanzato richiesta di emissione di misura cautelare in carcere per entrambi i soggetti. Il gip del Tribunale di Bari accogliendo la richiesta ha disposto la cattura dei due indagati e la loro traduzione in carcere, ove resteranno a disposizione dell’autorità giudiziaria mandante. Il procedimento è ancora nella fase delle indagini preliminari e gli investigatori stanno cercando di far luce sul movente che ha portato i due soggetti a compiere un gesto simile.
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