BARI – Prenderà il via il prossimo 12 aprile dinanzi alla Corte di Assise di Bari il processo per l’omicidio di Domenico Capriati, 49enne nipote del capo clan Tonino e fratello di Filippo, attuale reggente del gruppo mafioso di Bari vecchia, morto in ospedale il 22 novembre 2018, all’indomani dell’agguato. Il pm della Dda di Bari Federico Perrone Capano ha chiesto il giudizio immediato per i presunti mandante ed esecutore materiale del delitto, i pregiudicati Maurizio Larizzi e Domenico Monti, quest’ultimo ex braccio destro del boss Tonino Capriati. Stando all’ipotesi accusatoria, la vittima sarebbe stata uccisa con dodici colpi di mitraglietta e “il colpo di grazia” alla testa, mentre era sotto casa, nel quartiere Japigia, con moglie e figlio. Il 49enne sarebbe stato punito per aver tentato, una volta libero dopo una lunga detenzione, di assumere un ruolo egemone nel clan. Inizialmente era stato coinvolto nell’indagine anche il pregiudicato Christian De Tullio, ritenuto il secondo sicario dell’agguato, la cui posizione è stata poi stralciata, e lui scarcerato, perché le indagini hanno accertato che la sera del delitto aveva un alibi.
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