BRINDISI – Ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 23 indagati (di cui 19 in carcere e 4 ai domiciliari) residenti
nelle province di Brindisi, Taranto, nonché in Calabria ed in Albania eseguita dai Finanzieri del Comando Provinciale di Brindisi, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del capoluogo salentino. Le indagini hanno riguardato un’organizzazione transnazionale, dotata di disponibilità finanziarie e logistiche, dedita al trasporto ed alla commercializzazione sul territorio italiano di ingenti quantitativi di sostanza stupefacente. In particolare, le indagini, avviate nel 2018 dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria, avrebbero evidenziato la presenza a Brindisi di un gruppo costituente il terminale italiano di un’organizzazione balcanica, in grado di importare nella provincia brindisina significative partite di eroina e cocaina, rispettivamente in arrivo dalla Turchia e dall’Olanda, poi
smistate sulle diverse piazze di spaccio della regione pugliese ed in provincia di Reggio Calabria.
Il fiorente traffico di droga sarebbe stato oggetto, secondo gli inquirenti, di interessamento della frangia mesagnese della S.C.U., la quale avrebbe avanzato la propria pretesa sui relativi ingenti guadagni. Al termine delle investigazioni, alla luce degli strutturati elementi di prova raccolti, la D.D.A. di Lecce richiedeva al competente G.I.P. l’emissione di un’Ordinanza di Custodia Cautelare eseguita, oggi 22 gennaio 2022, nei confronti di 23 indagati. I reati ipotizzati, a vario titolo, nei confronti dei 45 soggetti coinvolti nelle indagini sono
quelli di: traffico internazionale di stupefacenti, estorsione aggravata da metodo mafioso, detenzione e porto in luogo pubblico di armi comuni ed armi da guerra, danneggiamento, violazione agli obblighi imposti dalla misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale di P.S. ed autoriciclaggio.
Nel corso delle attività, sono stati
sequestrati:
57,526 kg di cocaina;
sequestrati 200 grammi di eroina;
20 kg circa di sostanza da taglio;
202.540 euro in banconote di vario taglio;
2 pistole e un ulteriore caricatore;
2.205 cartucce di vario calibro.
Le indagini, inoltre, hanno permesso di segnalare due soggetti residenti in provincia di Brindisi per il reato di autoriciclaggio in quanto, al fine di ostacolare concretamente l’identificazione della provenienza delittuosa, avrebbero reinvestito in attività speculative le ingenti somme “liquide” provenienti dall’attività relativa al traffico di sostanze stupefacenti. Accanto alle misure cautelari personali, si procederà al sequestro dei beni e disponibilità finanziarie riconducibili ad alcuni soggetti indagati.Ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 23 indagati (di cui 19 in carcere e 4 ai domiciliari) residenti nelle province di Brindisi, Taranto, nonché in Calabria ed in Albania eseguita dai Finanzieri del Comando Provinciale di Brindisi, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del capoluogo
salentino. Le indagini hanno riguardato un’organizzazione transnazionale, dotata di disponibilità finanziarie e logistiche, dedita al trasporto ed alla commercializzazione sul territorio italiano di ingenti quantitativi di sostanza stupefacente. In particolare, le indagini, avviate nel 2018 dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria, avrebbero evidenziato la presenza a Brindisi di un gruppo costituente il terminale italiano di un’organizzazione balcanica, in grado di importare nella provincia brindisina significative partite di eroina e cocaina, rispettivamente in arrivo dalla Turchia e dall’Olanda, poi
smistate sulle diverse piazze di spaccio della regione pugliese ed in provincia di Reggio Calabria.
Il fiorente traffico di droga sarebbe stato oggetto, secondo gli inquirenti, di interessamento della frangia mesagnese della S.C.U., la quale avrebbe avanzato la propria pretesa sui relativi ingenti guadagni. Al termine delle investigazioni, alla luce degli strutturati elementi di prova raccolti, la D.D.A. di Lecce richiedeva al competente G.I.P. l’emissione di un’Ordinanza di Custodia Cautelare eseguita, oggi 22 gennaio 2022, nei confronti di 23 indagati. I reati ipotizzati, a vario titolo, nei confronti dei 45 soggetti coinvolti nelle indagini sono
quelli di: traffico internazionale di stupefacenti, estorsione aggravata da metodo mafioso, detenzione e porto in luogo pubblico di armi comuni ed armi da guerra, danneggiamento, violazione agli obblighi imposti dalla misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale di P.S. ed autoriciclaggio.
Nel corso delle attività, sono stati
sequestrati:
57,526 kg di cocaina;
sequestrati 200 grammi di eroina;
20 kg circa di sostanza da taglio;
202.540 euro in banconote di vario taglio;
2 pistole e un ulteriore caricatore;
2.205 cartucce di vario calibro.
Le indagini, inoltre, hanno permesso di segnalare due soggetti residenti in provincia di Brindisi per il reato di autoriciclaggio in quanto, al fine di ostacolare concretamente l’identificazione della provenienza delittuosa, avrebbero reinvestito in attività speculative le ingenti somme “liquide” provenienti dall’attività relativa al traffico di sostanze stupefacenti. Accanto alle misure cautelari personali, si procederà al sequestro dei beni e disponibilità finanziarie riconducibili ad alcuni soggetti indagati.
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